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Intervista a Daniela Cavallo – Arch. Docente di Marketing Territoriale, Esperta di valorizzazione territoriale e Project Leader della Divisione Mktg Territoriale di PG&W

Centri storici, anima della città. Un libro che guarda al territorio, e al futuro.

Cosa rende vivo un luogo? Cosa trasforma un centro storico in qualcosa di più di un insieme di edifici da preservare?

 

Nel libro Centri storici, anima delle città, a cura di Daniela Cavallo – Architetto Docente universitaria di Marketing Territoriale, Esperta di valorizzazione territoriale e Project Leader della Divisione Marketing Territoriale di PG&W –, si prova a rispondere a queste domande con un approccio corale e multidisciplinare[1].

Non un semplice volume di teoria urbana, ma un insieme di sguardi che chiama a raccolta architetti, filosofi, economisti, innovatori e amministratori per riportare al centro un tema cruciale: il ruolo delle persone nei processi di rigenerazione urbana.

 

In Italia si contano più di 22.000 centri storici, molti dei quali stanno vivendo una stagione di abbandono e spopolamento, tra gentrificazione, overtourism e sfruttamenti di vario tipo. Ecco perché diventa urgente fermarsi a riflettere seriamente su cosa si intende oggi per centri storici.

Dobbiamo per forza considerarli soltanto dei contenitori di patrimoni o è possibile costruire una visione in cui rappresentano un organismo vivo, un ecosistema culturale e civico in cui l’identità dei luoghi e il vissuto delle comunità si intrecciano?

 

È una questione che ci tocca tutti da vicino. Il marketing territoriale e la comunicazione culturale e valoriale che portano realtà di ogni settore a impegnarsi per l’inclusione, la parità di genere, la sostenibilità e il sociale non possono prescindere da un ascolto attento dei territori e dalla promozione dei loro tratti distintivi. Questo tipo di comunicazione non è mai incentrata solo su un’azienda o un brand, ma ci parla di connessioni autentiche con le storie, le persone, le aspettative che ci circondano. Ci vuole equilibrio tra visione e radicamento.

 

Il libro curato da Daniela Cavallo – edito da Movability Books Simtur, Associazione nazionale che riunisce i professionisti di Turismo e Mobilità sostenibili – raccoglie 16 contributi interdisciplinari che spaziano dalla teoria alla pratica. Ogni voce contribuisce a comporre una mappa di significati: il centro storico come luogo dell’identità, della resilienza, dell’innovazione possibile, come spazio del confronto tra memoria e futuro, tra conservazione e rigenerazione.

 

Una delle consapevolezze più forti che emergono è semplice e potente: senza abitanti, nessun luogo è davvero vivo. Per questo motivo, Centri storici, l’anima delle città ci ricorda che la cosa più importante è mettere al centro le persone e, soprattutto, che questi non sono temi del passato, ma una sfida per il futuro.

 

A testimonianza della rilevanza e dell’attualità dell’argomento trattato, il 31 luglio si è tenuta la Presentazione nazionale del libro presso la Sala stampa della Camera dei Deputati, a Palazzo Montecitorio, su iniziativa dell’Onorevole Maria Paola Boscaini e alla presenza dell’Onorevole Silvio Giovine, Presidente dell’Intergruppo parlamentare “Valorizzazione dei Centri Storici”.

[1] Con contributi di: Claudio Baccarani, Filippo Bricolo, Antonella Carella, Maurizio Carta, Federico Massimo Ceschin, Massimo Pica Ciamarra, Michele Franzina, Massimo Marini, Roberto Masiero, Isidoro Pennisi, Massimo Rosolini, Alfonso Vargas Sanches, Giovanni Antonio Sanna, Andrea Succi e Alessio Vianello.

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